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Visita Oculistica
Fra i cinque sensi del corpo umano, quello della vista è sicuramente il più importante di tutti: l’occhio è infatti l’organo di senso preposto alla ricezione ed elaborazione degli stimoli luminosi permettendo l’interazione con il mondo esterno.
Da qui l’importanza di preservare la salute del nostro apparato visivo attraverso visite oculistiche periodiche.
La visita oculistica viene svolta da un medico specialista, l’oculista, e consiste nella valutazione dello stato di salute degli occhi, nell’identificazione delle patologie oculari (difetti della vista quali miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, congiuntiviti, glaucoma, patologie retiniche e del nervo ottico, ecc), nonchè nell’identificazione dei segni oculari di patologie sistemiche come ad esempio malattie del sistema nervoso, diabete, ipertensione, malattie reumatiche e tumori.
In cosa consiste la visita oculistica?
La visita oculistica si svolge in uno studio medico specialistico e si basa sulla valutazione dell’acutezza visiva, cioè la capacità dell’occhio di leggere lettere per lontano e vicino attraverso l’ausilio di specifici ottitipi, l’esame delle palpebre e degli annessi oculari, la misurazione della pressione intraoculare, l’ esame biomicroscopico del segmento anteriore e posteriore (cornea, cristallino, retina), nei casi specifici si ricorre inoltre all’ausilio di ulteriori esami come il Test di Shirmer, il BUT, l’ esame della motilità oculare, nonché esami strumentali come la topografia corneale, l’OCT del segmento anteriore e posteriore, l’esame fluorangiografico, il campo visivo computerizzato ecc.
La visita oculistica non richiede particolari preparazioni. Tuttavia, è consigliabile che i portatori di lenti a contatto smettano di utilizzarle almeno due giorni prima dell’effettuazione della visita.
Ogni quanto andrebbe eseguita la visita oculistica?
Nel caso in cui la malattia oculare sia stata già diagnosticata, è consigliabile che i controlli avvengano a intervalli prestabiliti e suggeriti dall’oculista per monitorarne l’evoluzione.
Tuttavia, dal momento che numerose patologie oculari sono asintomatiche, è consigliabile eseguire comunque esami periodici, almeno una volta l’anno, soprattutto dopo i quarant’anni e in presenza di familiarità per patologie oculari.
Inoltre, è bene che il paziente si sottoponga a una visita oculistica in seguito a traumi o lesioni che coinvolgono gli occhi o la regione perioculare ed ogni volta che noti disturbi quali una riduzione dell’acuità visiva o annebbiamento visivo, alterazione nella percezione dei colori, comparsa di macchie, ragnatele o aloni nel campo visivo, riduzione del campo visivo, rossore, bruciore e secrezioni oculari.